Consiglio n. 2

L’inesorabile racconto del cambiamento continuo

Vi ricordate il Nokia 3310? C’è stato un bel momento dove in ogni famiglia ce n’erano almeno un paio. E’ stato un successo planetario. Un telefono estremamente funzionale che intercettava i bisogni di una platea vastissima di consumatori. Indistruttibile e con una batteria inesauribile – probabilmente se frugaste tra i cimeli di 15 anni fa lo trovereste ancora carico…

Nokia, a quei tempi, aveva raggiunto il 51% del mercato mondiale e da sola contribuiva al 4% del PIL della Finlandia, il suo paese di origine.

Ma forse non molti sanno che prima di approdare alla produzione di telefoni cellulari, l’azienda era partita da settori completamente diversi: tutto iniziò da uno stabilimento di cellulosa che produceva stivali in gomma; successivamente acquisirono un impianto per la lavorazione del legno ed in seguito si specializzarono nella produzione di pali e cavi per il telegrafo ed il telefono. E dopo numerosi altri cambiamenti l’azienda arrivò negli anni 2000 a diventare il più grande venditore di telefoni cellulari al di fuori dal nord America.

Fino al fatidico 2007 quando la meteora dell’IPhone è atterrata sul mercato determinando l’inizio del suo declino.

Nonostante in 150 anni di storia sia stata un’azienda che ha saputo cambiar pelle innumerevoli volte

E’ evidente che le storie di Apple e Nokia seguono traiettorie lontane rispetto ai percorsi delle piccole e medie imprese italiane. Eppure, l’insegnamento del quale fare prezioso tesoro è quello di interpretare costantemente il proprio mercato.

Siamo sicuri che quello che stiamo facendo riscontri le richieste del nostro target?

Li ascoltiamo costantemente i nostri clienti? Quale cambiamento, anche piccolo, stiamo facendo per consolidare la loro soddisfazione?

Il vero patrimonio di ogni azienda sono proprio loro, ma spesso il focus è rivolto più sul prodotto, sull’efficientamento della produzione e dell’organizzazione… E una bella mattina ci svegliamo e ci ritroviamo a competere con “l’IPhone” del nostro settore.

A questo punto, tanto per iniziare, un giretto da qualche cliente lo farei…