Consiglio N. 1
Chi di voi ha un’astrologa a libro paga?
Premesso che nel mio “peregrinaggio” aziendale, se da una parte ho cercato di diffondere qualche ingrediente di cultura aziendale, dall’altra ho sempre imparato molto dagli imprenditori.
Il nostro mestiere aiuta a portare in azienda nuove competenze e diversi aspetti della managerialità e governo aziendale, che spesso mancano nelle PMI. Tuttavia, lo status di imprenditori è solito avere quella marcia in più che ho sempre ammirato e dalla quale ho tratto notevoli spunti.
Detto ciò, durante i meeting di confronto che periodicamente organizziamo con colleghi, clienti ed aziende del territorio ho spesso esordito citando Sebastiano Barisoni, conduttore di focus economia su radio 24, che talvolta invitava un’astrologa per commentare le previsioni dei titoli azionari, in periodi macroeconomici particolarmente turbolenti.
Da questo spunto la domanda rivolta ai presenti era: “e voi quale supporto utilizzate per basare le vostre decisioni strategiche?”
Quel giorno di dicembre di qualche anno fa, dalla platea mi hanno risposto così:
“Prima di ogni riunione importante mia moglie mi “fa” le carte…”
Consulenti 0 – Imprenditori 1
Palla al centro.
La ripresa dei giochi, tuttavia, si è presentata in discesa, perché il racconto delle potenzialità degli strumenti di controllo e di monitoraggio, funzionali all’azienda per uscire dalla nebbia delle decisioni, ha suscitato decisamente parecchio interesse tra i partecipanti; e l’idea di ricorrere alle tecniche di chiaroveggenza è così svanita in un sorriso.
Nella cassetta degli attrezzi, inoltre, si annovera “l’occhio esterno del consulente” che a differenza di un controller interno riesce ad avere un’interazione distaccata ed obiettiva delle dinamiche aziendali.
A volte comunicare dati particolarmente spinosi al proprio capo o al cda di un’azienda non risulta così semplice, in particolar modo quando poi a questi devono susseguire delle contromisure delicate e talvolta dolorose.
Infine, le piccole medie imprese spesso si trovano in condizioni da non poter inserire in organico una figura professionale altamente specializzata; in questi casi un consulente esterno può portare il proprio contributo dosato “ad hoc” in relazione alle effettive esigenze ed alle possibilità economiche.
Così, al tavolo delle decisioni strategiche per il futuro della vostra azienda, chi vorreste al vostro fianco: un’astrologa o un esperto di controllo di gestione e strategie aziendali?